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10 07 2013 | Rimini | Maggiori oneri V peep, il Pdl chiede consiglio tematico

Mercoledì, 10 Luglio 2013

tortora-chiaroRimini | Maggiori oneri V peep, il Pdl chiede consiglio tematico

 

La vicenda del V peep e dei maggiori oneri che il Comune chiama ora i condomini a pagare, per scongiurare la prescrizione del credito, approderà in consiglio comunale entro il 30 luglio. “Abbiamo chiesto un consiglio tematico. Sarà una replica delle commissioni che ci sono state questa mattina e la scorsa settimana – spiega Nicola Marcello (Pdl) – ma almeno permetterà al gruppo del Pdl di proporre un ordine del giorno che dovrà essere votato dai consiglieri”. Sia Marcello sia la collega di partito Giuliana Moretti sono stati all’origine delle due commissioni sull’argomento, commissioni in cui non sono valse di fronte alle motivazioni del Comune le ragioni di chi dovrà pagare i maggiori oneri (che il Comune ha versato alla proprietà a seguito di un ricorso al tar) e anche di chi ha scelto di versare la somma che trasformerà il diritto di superficie in diritto di proprietà. Cittadini, soprattutto nel primo caso, che si stanno organizzando per impugnare la delibera, entro fine mese.
“Al consiglio – spiega Marcello - proporremo un ogd affinché il comune soprassieda alla riscossione dei maggiori oneri perché sono decaduti i termini dal momento che in venti anni gli uffici non hanno mai presentato un conto preciso ai proprietari. Chiederemo anche di rivalutare calcoli che gli uffici hanno fatto in relazione al passaggio da diritto di superficie a diritto di proprietà”. Secondo Marcello “i numeri sono troppo elevati e non tengono conto del fatto che si è di fronte a case, primo, costruite diversi decenni fa seguendo i parametri, secondo, dell’edilizia popolare”. In pratica il comune si è rifatto al proposito ai parametri omi (osservatorio immobiliare) calcolando prezzi che variano dai 40mila euro per un appartamento ai 45-60mila euro per una casetta a schiera di 150 metri quadrati. Si parla quindi di un quinto rispetto al valore totale pari a 250mila euro (anche se il passaggio da diritto di superficie a diritto di proprietà non è obbligatorio per gli inquilini). “Secondo noi sarebbe stata opportuna – conclude Marcello – una riduzione sui parametri superiore al 10 per cento concesso dal Comune”.


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